Bias cognitivi in periodi di crisi.

Un bell’articolo sui bias cognitivi nei periodi di crisi. Partendo dalla crisi legata alla pandemia, Julie Wright offre una analisi e una classificazione dei bias che affliggono la comunicazione di crisi.

 

 

 

 

 

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#marketing #comunicazione #media

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Bylined article, come e perchè.

In generale, il content marketing è la creazione e la distribuzione di contenuti di valore e qualità, percepiti come informativi, utili, e quindi preziosi, dai potenziali clienti e dai clienti attuali. Il “valore di business” di questa attività risiede quindi nel rafforzamento del legame già esistente coi clienti attuali e nella capacità di attrarre nuovi clienti. Questo articolo esamina in specifico lo strumento del bylined article.

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Content marketing: cosa, come e perché. ( in breve)

In generale, il content marketing è la creazione e la distribuzione di contenuti di valore e qualità, percepiti come informativi, utili, e quindi preziosi, dai potenziali clienti e dai clienti attuali. Il “valore di business” di questa attività risiede quindi nel rafforzamento del legame già esistente coi clienti attuali e nella capacità di attrarre nuovi clienti.

La distribuzione di questi contenuti, ovviamente declinati nei vari formati più idonei, avviene utilizzando sia gli “owned media” aziendali (sito, blog, newsletter, social media, canale YouTube, white paper, etc.), che gli “earned media”, ovvero i media di terze parti raggiunti con attività specifiche di PR/media relations, integrati, quando ve ne sia l’opportunità e la necessità, con i “paid media”, ovvero spazi di visibilità acquistati dai media.

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E’ stato giustamente osservato come il marketing dei contenuti B2B sia una conseguenza della crescita e dell’importanza cruciale del marketing digitale. Che tu sia un grande marchio multinazionale o una società tecnologica di nicchia, il content marketing deve essere una componente fondamentale e integrata della tua strategia digitale. Oggi più che mai poi, non va sottovalutato l’enorme impatto in termini di strategia SEO.

Se credi vaga la pena approfondire in che modo una agenzia come la nostra possa supportarti in tutto questo, e a quali costi, scrivimi.

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Why Public Relations Is so Important for Branding

Un bell’articolo da Medium.
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Content e social media: il travel marketing in era Covid

Content e social media: il travel marketing in era Covid
(da BookingBlog)

L’epidemia scoppiata a marzo ha completamente capovolto i paradigmi del turismo mondiale. Tutto ciò che conoscevamo sui viaggi – i trend di mercato, le mete più gettonate, il potere d’acquisto, l’influenza delle generazioni nel customer journey – sembra non contare più(…)
#socialmedia #content #contentstrategy #brandstrategy #turismo

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Quorum PR e Arlington Research: la comunicazione durante la pandemia.

• Un campione di 13.000 consumatori in 14 Paesi, in maggioranza europei
• Circa un terzo (31%) ritiene che le aziende che non hanno comunicato durante la pandemia abbiano problemi di tipo economico o finanziario
• Oltre un terzo (35%) afferma che i marchi che hanno comunicato in modo positivo con un messaggio di speranza sono quelli che verranno privilegiati in futuro

Una nuova ricerca Quorum PR e Arlington Research su un panel globale di 13.000 consumatori, nella maggior parte dei casi europei, ha rilevato che circa un terzo (31%) ritiene che le aziende che non hanno comunicato durante la pandemia abbiano problemi di tipo economico o finanziario, ed è meno incline ad acquistare i loro prodotti. La percentuale sale al 39% in Italia e Spagna.

Un altro problema è quello della mancanza di comunicazione da parte del proprio datore di lavoro, che si traduce in una percezione di insicurezza per il proprio impiego. Questo è vero in particolare per gli uomini (34%) e per coloro che vivono nelle città (35%) anche se è tradizionalmente più facile trovare lavoro nelle aree urbane che in quelle rurali, dove la percezione di insicurezza scende al 26%.
I paesi dove la preoccupazione è più alta sono Giappone (37%), Stati Uniti (35%), Regno Unito e Romania (34%), seguiti da Belgio, Francia e Spagna con il 33%. La generazione Z è il gruppo che risente maggiormente della mancanza di comunicazione (37%), seguita dai baby boomer con il 24%.

“Senza una precisa strategia di comunicazione, il rischio è che i consumatori sviluppino le proprie conclusioni, che potrebbero essere completamente sbagliate” commenta Paul Stallard, MD di Arlington Research. “ Infatti, l’azienda può anche essere in grado di resistere alla tempesta, ma se questa informazione non viene trasferita al mercato, i clienti potrebbero decidere di non ordinare i suoi prodotti per non correre rischi rispetto all’eventuale impossibilità che questi vengano consegnati. Per questo motivo, per ristabilire la fiducia nelle aziende è indispensabile che i dipendenti siano informati di tutte le novità e delle prospettive per il futuro”.

Per quanto riguarda i contenuti, il 46% degli intervistati ha aumentato il consumo durante il lockdown, grazie alla mole di tempo trascorso a casa. La percentuale è più alta tra gli abitanti delle città (51%, contro il 38% delle aree rurali). Per quanto riguarda i Paesi, l’aumento del consumo è stato del 57% in Portogallo, del 55% in Spagna, del 51% in Italia, e del 50% negli Stati Uniti.

La ricerca ha rilevato anche le preferenze dei consumatori in termini di contenuti, con quasi la metà degli intervistati (47%) concordi nel richiedere una maggiore quantità di notizie su temi diversi dalla pandemia. I Paesi più affamati di altre notizie sono Ungheria (62%), Regno Unito e Austria (56%), Germania (53%), e Stati Uniti (47%).
Inoltre, i clienti hanno indicato quale tipo di comunicazione preferiscono da parte delle aziende, con oltre un terzo (35%) che ha affermato di voler premiare quelle che hanno trasmesso messaggi positivi. Anche in questo caso, la percentuale è più alta tra gli abitanti delle città (39%), e tra quelli di Paesi come gli Stati Uniti (45%), Regno Unito (41%), e Spagna e Portogallo (40%).

“I consumatori vogliono notizie, e sono affamati di messaggi positivi. La maggioranza degli intervistati ha confermato che la comunicazione delle aziende è determinante per decidere da quali acquistare in futuro”, conclude Paul Stallard.

I risultati della ricerca sono raccolti in un PDF dal titolo “Don’t stop, the future is now” (non fermatevi, il futuro è oggi) che può essere scaricato sui sotto, insieme ai dati globali e a quelli specifici per l’Italia.

La ricerca (PDF)

I dati (XLS) 

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Pandemia e grande distribuzione

Interessanti dati Nielsen ed Iri sull’andamento della grande distribuzione. ” …le vendite nella settimana dal 30 marzo al 5 aprile hanno fatto segnare un +2,2%, risultato in linea con quello dei sette giorni precedenti. Gli acquisti online di prodotti di largo consumo sono aumentati del 158%, ritmo leggermente inferiore rispetto a quello della settimana precedente. Il trend positivo si registra nei liberi servizi (+36%), nei supermercati (+14,2%) e nei discount (+4,5%). Il calo delle vendite riguarda invece gli specialisti drug (-22,2%) e gli ipermercati (-16,3%). Continua il calo dei format Cash & Carry, sul quale pesa la chiusura del canale horeca: le vendite sono sostanzialmente dimezzate.”

https://wine.pambianconews.com/2020/04/crollano-gli-ipermercati-boom-dei-negozi-di-vicinato/189935

 

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Facebook e la pandemia: i numeri

I numeri di Facebook in Italia sotto covid19

- Fino al 70% in più di tempo trascorso attraverso le app da quando la crisi è arrivata nel Paese.

- Le visualizzazioni live di Instagram e Facebook sono raddoppiate in una settimana.

- Aumento della messaggistica superiore al 50% e il tempo nelle chiamate di gruppo (chiamate con tre o più partecipanti) è aumentato di oltre il 1.000% nell’ultimo mese.

https://about.fb.com/news/2020/03/keeping-our-apps-stable-during-covid-19/ 

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Corporate PR e pandemia.

Un articolo di PRnewsonline sulla gestione degli eventuali casi di coronavirus in azienda dal punto di vista della comunicazione.

“…By now, all companies and organizations ought to have created an internal team dedicated to monitoring news about COVID-19. In addition, the team typically makes decisions to ensure workplace safety as well as business continuity. It should have a PR pro attached to it as it communicates updates throughout the enterprise.”

https://www.prnewsonline.com/coronavirus-positive-media-inquiries-ryan/

 

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Comunicazione interna e Coronavirus

Numerosi executive di grandi aziende hanno confermato a PRWeek che la creazione di specifici centri di comando “crisis” e repository centrali per informazioni aggiornate e verificate su COVID-19 è fondamentale. Frank Shaw, vicepresidente delle comunicazioni di Microsoft, lo definisce “un centro di gravità”.

https://www.prweek.com/article/1679358/internal-comms-during-coronavirus-works

 

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