L’email come la zappa (PR Update Blues)

Ogni tanto mi giungono per errore comunicati stampa da fonti a cui non mi sono mai registrato, ma questo ci sta, può succedere.

Quello che mi infastidisce ogni oltre immaginazione è, come per esempio oggi, ricevere l’annuncio di una nomina da parte di un’agenzia che si spaccia per capace di occuparsi, tra le altre cose, di comunicazione integrata e Relazioni Pubbliche e:

a) mi appiccicano in attachment una bella foto in alta risoluzione

b) non contenti, mi allegano anche lo stesso comunicato in formato Word.

La foto non richiesta si commenta da sola, ma il .doc in attachment di commenti ne merita alcuni a parte.

O benedetto genio della comunicazione integrata, mi invii la notizia nel corpo dell’email, quale è il misterioso scopo per cui dovrei aprire il documento Word e rileggermelo ? Se non è in Word non riesco a comprenderlo ? Diffido del testo nell’ email e mi sento più tranquillo se posso stamparmelo e vederlo ben impaginato ?

Che dire, complimenti e avanti così…

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8 risposte a L’email come la zappa (PR Update Blues)

  1. [m]m scrive:

    mi sa che è quella arrivata anche a me. mi ha sorpreso perche’ l’agenzia mi sembrava avesse fatto cose buone.
    forse anche all’interno di certe agenzie c’è un digital divide :)

  2. Carlo scrive:

    Alcuni addetti stampa usano allegare anche il file per agevolare il copia-incolla o la rielaborazione del testo, che spesso nelle mail, soprattutto compilate da mani non esperte, giunge poco riutilizzabile. Personalmente non lo faccio, ma ho visto farlo anche a colleghi anglosassoni.

  3. Enrico scrive:

    Carlo, se l’email è in formato testo, il copia incolla è ancora più agevole, se è in HTML gli eventuali problemi sono gli stessi di un documento word (che di formattazioni , “a capo” e quant’altro se ne porta parecchi ….)

  4. Anonymous scrive:

    Buondì Enrico, ebbene sì: sono venuto a… costituirmi. Tu elegantemente non hai fatto nomi ma l’agenzia si chiama Ambito5 ed è proprio questa da cui scrivo. Ebbene capita. L’errore materiale, intendo: la sfiga.

    In fondo chi di noi non ha mai trovato un cadavere dentro la propria valigia, dopo averla per sbaglio scambiata in treno con quella uguale di un tipaccio?

    Così ti è arrivata una valigia che non era per te, Enrico. Ma ti assicuro che qui sappiamo bene quali valigie spedire, a chi e cosa metterci dentro. Quest’eccezione conferma la regola.

    Comunque grazie per la ramanzina!
    Ciao.

    Cristiano

  5. Enrico scrive:

    Caro Cristiano, mi fa piacere che siate venuti a “costituirvi” ! Il che vuol dire che comunque la blogosfera la seguite e che apprezzate la discussione… resta però aperta la mia domanda: perchè il comunicato in formato word in attachment ? Ci sono giornalisti che senza quello hanno la sensazione di non aver ricevuto nulla ? Fosre la mia visione è troppo legata ai giornalisti di area IT (che se faccio una roba del genere mi sputano in un occhio ??)

  6. [m]m scrive:

    volevo fare il giudice di pace, ma avete fatto da soli ;-)

  7. Anonymous scrive:

    Grazie comunque del pensiero Gluca.

    Sì Enrico, come ha scritto Carlo più sopra è una prassi piuttosto consolidata nelle PR, soprattutto verso le redazioni generaliste, che preferiscono avere le due versioni (testo sia nella mail che nell’attachment). Detto tra noi io la penso abbastanza come te sul rinnovamento delle prassi consolidate e confido che il futuro ci darà ragione.

    Cristiano

  8. Enrico scrive:

    Cristiano, la mia meraviglia viene dal fatto che per alcun clienti lavoriamo con le redazioni di testate di lifestyle, moda e “generaliste”, e francamente il comunicato in Word non ce l’ha mai chiesto nessuno… non vorrei che la prassi in realtà sia consolidata lato agenzia, ma non lato giornalisti…