Sito o corporate blog: oggi è un falso problema (A False Dilemma Blues)

Si sono versati fiumi di pixel su ruoli e rapporti tra blog e sito aziendale. Ne abbiamo parlato spesso anche da queste parti.

Recenti esperienze in agenzia mi hanno portato a fare alcune considerazioni che, a mio parere, sciolgono più di un dilemma in merito.

Fermo restando che il blog conversazionale in senso stretto resta un formidabile strumento “tattico” in funzione di particolari obbiettivi aziendali (il lancio di un prodotto o di un servizio, il dibattito su un tema particolarmente delicato per il business, etc. ) oggi per numerose aziende il dilemma “blog o sito” è di fatto ampiamente superato.

Mi spiego meglio.

L’esistenza di piattaforme di pubblicazione e gestione dei contenuti particolarmente potenti e flessibili, come ad esempio WordPress, offre di fatto la possibilità di mettere mano ad un immaginario “cursore lineare”. Agli estremi di questo cursore troviamo da una parte il blog conversazionale puro (“alla Mantellini” tanto per capirci) e all’altro estremo qualcosa che potremmo definire “sito aziendale dinamico”, dove utilizzando le modalità di pubblicazione del blog, l’azienda offre un flusso di contenuti, articoli di approfondimento e informazioni di valore per il pubblico di riferimento (tipicamente partner e clienti finali), ma contemporanemente pubblica anche informazioni strettamente tecnico-commerciali (nuovi prodotti disponibili, promozioni, eventi, listini), utilizzando quindi la presenza online per spingere in modo anche molto diretto e immediato il business dell’azienda.

La possibilità di creare anche ulteriori pagine statiche o parzialmente dinamiche, permette di coprire esigenze di tipo istituzionale, come ad esempio profilo, storia, rendere disponibili documenti di base come condizioni commerciali e finanziarie, etc.

Credo sia chiaro che di fatto si può andare da un’estremo all’altro senza soluzione di continuità, calibrando cioè le caratteristiche e la struttura in funzione degli obbiettivi e delle funzionalità prefisse.

Fatto salvo il caso in cui le esigenze siano decisamente troppo complesse per questo tipo di gestione, come la necessità di fornire anche l’assistenza online, gestire moduli di e-commerce molto complessi e così via, questa modalità di pubblicazione costituisce per molte aziende un formidabile strumento di comunicazione e di business, accessibile tra l’altro a costi davvero contenuti.

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5 risposte a Sito o corporate blog: oggi è un falso problema (A False Dilemma Blues)

  1. Maurizio Goetz scrive:

    Enrico, sono d’accordo con te, infatti il corporate blog è solo il pretesto per affrontare un discorso molto più allargato che riguarda i processi conversazionali. Lo strumento è in evoluzione, ma mi sembra interessante la discussione che ci sta appassionando partendo dall’esperienza Mandarina Duck

  2. davide scrive:

    Ti ho linkato e continuo a seguirti, spunti interessanti.
    Sì, la questione è in continua evoluzione, sondiamola giorno per giorno
    http://www.notizienuove.it/?p=332

  3. stellavale scrive:

    Quanto mi piacerebbe trovare un lavoro in questo campo..

  4. Alessandro Cosimetti - Blog in Azienda scrive:

    Molti siti aziendali in realtà sono semplici “biglietti da visita” senza logica o vera strategia.

    In questo i blog (soprattutto quelli su Wp) riescono a eguagliarli con l’aggiunta della frequenza di aggiornamento che non ha paragoni.

    Chiaramente per aspetti più complessi come l’ecommerce la cosa si fa più difficile ma non escluderei l’uso del blog come sostegno del sito di commercio elettronico ad esempio.

    Alessandro

  5. Enrico Bianchessi scrive:

    @alessandro certo, il blog può svolgere una funzione di sostegno, informazione e aggiornamento di quello che succede sulla piattaforma di e-commerce, e costituire in questo senso anche il canale di conversazione con i clienti del sito. Il blog, come sempre, esprime il massimo contributo al business aziendale solo se è parte di una strategia complessiva di comunicazione.